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Omosessualità Femminile nella Cultura Italiana

Una conferenza interdisciplinare e internazionale di studi di genere dedicata all'omoerotismo femminile. Pisa, 15 aprile 2010. An interdisciplinary and international conference on Gender Studies, "Female homosexuality in Italian culture"

to Il progetto

Il progetto

Cosa:

Si propone l'organizzazione di una CONFERENZA INTERDISCIPLINARE DI STUDI DI GENERE.

 

A chi si rivolge:

Si tratta di un evento aperto a contributi di Studiosi, Ricercatori interni o esterni all'Università di Pisa e/o membri delle Associazioni culturali del territorio, oltre che ai Docenti dello stesso Ateneo Pisano di ogni altro Ateneo Italiano, aperta alla popolazione universitaria e alla cittadinanza pisana.

Perché:

La conferenza si pone come prima di una serie di appuntamenti annuali o semestrali e si accompagna alla creazione di una Associazione Culturale Onlus e si pone come evento culturale, come occasione di approfondimento e confronto tra studiosi delle diverse discipline. Ogni edizione della conferenza avrà un suo tema e PER LA PRIMA EDIZIONE, il Comitato Organizzativo ha scelto il tema "OMOSESSUALITA' FEMMINILE NELLA CULTRA ITALIANA" le possibili aree di interesse comprendono, ma non si limitano a: Letteratura Italiana, Storia, Storia delle Arti, Filosofia, Diritto. La scelta di tale tematica è dovuta alla scarsità di studi su questo particolare argomento nella maggior parte delle discipline in oggetto. Una giornata di studi interamente dedicata a questo tema potrebbe rappresentare, oltre che un'occasione di crescita culturale e confronto, anche un'occasione unica per poter fare il punto sullo status questionis.

Comitato organizzativo

  • Marianna Orsi, PhD Candidate, Indiana University, Bloomington, orsimarianna@gmail.com

  • Giacomo Guccinelli, Università di Pisa

  • Laura Grammatico, Università di Pisa

  • Erika Papagni, Toronto University

to Programma

    Programma    

All Inclusive

 

Allinclusive è un evento organizzato dal Comitato Pari Opportunità dell'Università di Pisa in collaborazione con Arcigay Pisa, Arcilesbica Pisa, Trans Genere, Glauco, Sinistra Per, Agedo Toscana, Famiglie Arcobaleno, comitati locali e patrocinato dal Coumune di Pisa, dalla Provincia di Pisa e dall'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario. Allinclusive intende sensibilizzare studenti, studentesse, personale docente, tecnico amministrativo e, più in generale la cittadinanza, sui meccanismi di esclusione pertinenti agli ambiti di genere, di identità di genere e orientamento sessuale. Il programma si articola in cinque giorni di eventi quali conferenze, reading, proiezioni, workshops e attività ricreative gratuite rivolte a tutta la cittadinanza.

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All Inclusice 2010

 

Tra il 12 e il 16 aprile si è tenuta a Pisa “Allinclusive. Generi e identità, educare alle differenze”: una serie di cinque giornate di studio su tematiche legate a genere identità di genere e orientamento sessuale, organizzata dal Comitato Pari Opportunità dell’Università di Pisa, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Pisa e dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, e con la partecipazione delle Associazioni Arcigay Pisa, Arcilesbica Pisa, TransGenere, Famiglie Arcobaleno, Agedo e del Sindacato Studentesco “Sinistra Per”.

Il Programma si è aperto la sera del 12 aprile, con la proiezione del documentario mai trasmesso in Italia, Impovvisamente l’inverno scorso, dei giornalisti Luca Ragazzi e Gustav Hofer; un viaggio attraverso l’offensiva scagliata contro le coppie di fatto dopo la proposta di legge sui DiCo, tanto dai pulpiti delle chiese come dai salotti televisivi, che ha portato l’intolleranza a livelli fino ad allora sconosciuti in Italia.

Sono seguite poi, il 13 aprile, una lettura teatrale tratta da La Ragazza dello Sputnik, di Murakami Haruki, con i giovani attori Giulia Puccetti e Lorenzo Cianchi; la presentazione del romanzo La libellula dello scrittore e storico Bert D’Aragon, con brani letti dall’attore Leandro Bartoletti e la proiezione del film Prayers for Bobby di Russel Mulcahy.

Il 14 aprile si è tenuto il Workshop Educare alle differenze durante il quale la psicologa e psicoterapeuta Barbara Santoni, ha parlato ad un folto pubblico composto in gran parte dal personale tecnico amministrativo dell’Ateneo, del linguaggio e del corretto modo di approcciarsi alle differenze di identità e ruolo di genere.

In serata si è tenuto poi presso il Cineclub Arsenale un dibattito sul tema Dinamiche di coming out in famiglia e omogenitorialità, con la partecipazione di tutte le Associazioni conivolte in Allinclusive, in particolare di Agedo Toscana (Associaizone di Genitori, parenti e amici di omosessuali) e Associazione Genitori Omosessuali; seguita dalla proiezione del documentario 2volte genitori di Claudio Cipelletti sulla reazione delle famiglie di fronte a un figlio o una figlia che rivela la propria omosessualità.

Il 15 aprile è stata la volta della lettura teatrale Uguale a chi? Dall’omocausto a Cota, di e con Saverio Tommasi accompagnato dalla musicista Martina Dainelli.

La giornata del 16 aprile ha ospitato la Conferenza Eteronormatività e mezzi di comunicazione. Il messaggio sessista e omotransfobico nel gioco e nei media, durante la quale la giornalista Elena Tebano ha parlato della censura dell’elemento omosessuale in alcuni telefilm trasmessi in Italia e dei messaggi spesso fuorvianti e diseducativi, se non addirittura mal celatamente intolleranti, veicolati da alcune trasmissioni televisive. Vincenzo Capuano, Docente di Storia del Giocattolo presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, invece, ha parlato della storia e dell’uso del giocattolo come strumento tanto di propaganda politica come di imposizione di modelli sociali o di genere.

È seguita poi la presentazione del libro La storia che non c’era. Il movimento delle lesbiche in Italia, a cura di Helen Ibry, segretaria di Arcilesbica Nazionale, sulla storia del movimento lesbico italiano.

In serata presso il Cineclub Arsenale è stato presentato il libro Bareed Mista3jil, raccolta di storie di una gruppo di lesbiche, bisessuali e transgender libanesi, che sfidando la legge che punisce i “rapporti sessuali innaturali” hanno dato vita al primo esempio di narrativa lgbt del mondo arabo. Alla presentazione è seguita la proiezione del documentario The Beirut Apt di Daniele Salaris, girato appunto all’interno di un appartamento a Beirut all’interno del quale un gruppo di persone lesbiche, gay e transessuali hanno potuto rilasciare un’intervista al sicuro dalla violenza omofoba sempre in agguato nel paese.

Tutti gli incontri sono stati premiati con una grande partecipazione da parte di un pubblico formato sia dai membri delle associzioni coinvolte, che dalla popolazione studentesca, che dalla cittadinanza; la varietà dell’offerta e il suo valore scientifico infatti sono sttai riconosciuti e apprezzati da tutti i partecipanti.

La giornata di studi a Massa Marittima

Mostra fotografica e conferenza sugli amori femminili e la differenza di genere nella Letteratura, nell'Arte e nei Media Italiani.

Venerdì 11 giugno nella prestigiosa sede del Palazzo dell'Abbondanza di Massa Marittima si è tenuto “FeMale Loves”, una mostra fotografica accompagnata da una conferenza sul tema degli amori femminili e delle differenze di genere.

Il progetto FeMale Loves nasce dalla volontà di un gruppo di giovani studiose e studiosi di approfondire e portare all’attenzione del pubblico le varie problematiche afferenti all’ambito degli studi di genere, attraverso iniziative sia di carattere scientifico, che di intrattenimento.

Principi cardine sono quello di dare voce a tematiche poco note nel panorama italiano e quello di coinvolgere i più giovani, permettendo loro di partecipare in prima persona a occasioni di importanza culturale e sociale.

La mostra FeMale Loves intendeva esplorare le molteplici forme dell’amore femminile, per mezzo dell’interpretazione data da un gruppo di fotografi emergenti.

La mostra era composta da una sezione collettiva, con autori sia massetani (quali Sara Baldinacci e Daniele Roccabianca), che di altre provenienze (Alessandro Benucci, Anna Lucia Esposito, Laura Grammatico e Laura Zulian). I loro scatti spaziano liberamente tra i numerosi significati che il tema degli amori femminili può assumere, restituendone una visione d’insieme, seppur formata da sfumature variegate.

La seconda sezione era costituita da una personale di Margherita Guerri, “fotografa, teatrante, insegnate, curiosa del mondo”, come lei stessa si definisce, attiva tra Pisa e Follonica. Le sue fotografie sono ispirate dall'amore di tante donne che vogliono parlare di donne.

La conferenza si poneva come scopo l'approfondimento della tematica dell'amore femminile e della differenza di genere in tre ambiti culturali: quello della letteratura, quello della storia dell'arte e, infine, quello dei media.

Dopo il saluto dell'Assessore alle Pari Opportunità Luana Tommi, della Presidentessa della Commissione Pari Opportunità di Massa Marittima Ambra Fontani e della Coordinatrice dello sportello Informadonna Maddalena Castellini, che hanno fortemente voluto l'evento, i lavori si sono aperti con l'introduzione tenuta dal dott. Andrea Guazzini, psicologo sperimentale e ricercatore presso il C.N.R. di Pisa, dove tra l'altro si occupa di “teoria della misura psicologica teorie e tecniche dei test psicologici” e “metodologia per la ricerca nelle scienze sociali”.

L'intervento del dottor Guazzini ha fornito un'importante punto di partenza sulla storia della ricezione dell'omosessualità in ambito medico e psicopatologico, delineando le tappe che hanno portato dalla considerazione delle tendenze omosessuali come un disturbo di interesse psichiatrico e la conseguente medicalizzazione, fino alla rimozione del “disturbo dell'identità di genere” dai manuali diagnostici, avvenuto solo in anni recentissimi.

Questo intervento ha fatto da ponte con la successiva relazione, quella della Dott.ssa Marianna Orsi, italianista laureata presso l'Università di Pisa, già relatrice ad altre sei conferenze internazionali nonchè ideatrice ed organizzatrice della Prima Conferenza di Studi di Genere, tenutasi a Pisa lo scorso 15 aprile.

L'intervento della Dott.ssa Orsi ha focalizzato sulla scarsissima rilevanza dell'elemento lesbico all'interno del panorama Letterario Italiano dalle Origini al Cinquecento, dovuto principalmente al “silenzio letterario femminile”. L'assenza o la scarsissima rilevanza di narrazioni di amori femminili, differenzia la Letteratura Italiana da quelle Europee, nelle quali il tema del lesbismo compare proprio in vistù della presenza di donne letterate; situazione che riflette in parte quella contemporanea del nostro paese in cui gli Studi di Genrre, godono di scarsissima popolarità e gli studi accademici su questo particolare soggetto sono praticamente assenti al contrario della maggior parte dei paesi esteri in cui sono fiorentissimi.

La seconda relatrice è stata la Dott.ssa Chiara Beni, storica dell'arte massetana, già attiva sul territorio, nella rete museale cittadina e impegnata nella didattica museale, che ha presentato un articolo sulle occorrenze della tematica lesbica nell'Arte Italiana tra il XVI eil XVIII secolo.

Coerentemente con quanto affermato anche nell'intervento precedente, la Dott.ssa Beni ha dato notizia di come nell'arte italiana il tema del lesbismo sia scarsamente considerato e in molti casi, le storie di amori tra donne si concludano con una miracolosa trasformazione di una delle due donne in uomo, cioè in una “normalizzazione” di una rapporto amoroso considerato contro natura quindi impossibile, se non addirittura malato, come descritto nell'introduzione.

Infine, la relazione della Dott.ssa Elena Tebano, laureata in filosofia alla Scuola Normale Superiore di Pisa e in Scienze Politiche presso La Scuola di Specializzazione Sant'Anna, giornalista del quotidiano City di Milano, studiosa di media e in particolare di televisione ha fornito un'interessante panoramica della visione del lesbismo nei telefilm.

Anche in questo caso il panorama italiano si differenzia dal quello straniero; gli amori lesbici vengono spesso censurati dai palinsesti italiani o trattati in toni cupi, tragici, mettendo inluce aspetti quali il carattere malato, il senso di colpa o la difficoltà di relazione con il mondo, contrapposti alla visione decisamente più serena fornita dai corrispettivi europei.

La manifestazione è stata seguita da un folto ed eterogeneo pubblico, tra cui spiccavano alcuni studenti del Liceo Classico di Massa Marittima oltre che numerosi cittadini e membri di Istituzioni e Associazioni del territorio.

Prima Conferenza di Studi di Genere "Omosessualità Femminile nella Cultura Italiana", Pisa, 15 aprile 2010, aula L-1, Polo Fibonacci

Programma:

Introduce: Prof.ssa Laura Savelli, Università di Pisa

Saluti dei Comitato Pari Opportunità dell'Università di Pisa

PANEL A)

STORIA e STORIA DELL'ARTE; coordina e modera: Dott.ssa Laura Scarmoncin, Università di Trieste

  • STORIA MODERNA: Maya De Leo, Il mostro e lo spettro: immagini della tribade fin de siècle.

  • STORIA DELL’ARTE: Chiara Beni, Tra morale e diletto. L'omosessualità femminile nell'arte italiana tra il XVI ed il XVIII secolo.

  • STORIA DELLO SPETTACOLO: Cristina Mauri, Uomini non si nasce, ma si diventa. Genere e performatività sulla scena Drag King in Italia. 

PANEL B)

LETTERATURA ITALIANA/TEORIA DELLA LETTERATURA; coordina e modera: Dott.ssa Marianna Orsi, Università di Pisa

  • LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA: Emma Keane, Il travisamento dell’omosessualità femminile ne 'La Governante' di Vitaliano Brancati. 

  • LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA: Chris Atwood, Il desiderio lesbico ne 'Lo cuntu de li cunti' di Giambattista Basile. 

  • TEORIA DELLA LETTERATURA/LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA: Angela Pane, I confini della scrittura lesbica: soggetti eccentrici e fiction nell' Italia del XX e XXI secolo. 

PANEL C)

LETTERATURA ITALIANA; coordina e modera: Prof.ssa Maria Cristina Cabani, Università di Pisa

  • LETTERATURA ITALIANA MEDIEVALE E RINASCIMENTALE: Marianna Orsi, L’omosessualità femminile nella Letteratura tra il XII e il XVI secolo. 

  • LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA: Piera Carroli, Dalla lesbofobia alla visibilità: Sessualità e genere nei romanzi di Igiaba Scego.

  • LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA: Erika Papagni, La fine della “sottocultura“. Prima antologia italiana di racconti d'amore di donne tra donne.

Seconda edizione della conferenza, Massa Marittima, 11 Giungno 2010, Palazzo dell'Abbondanza

  • LETTERATURA ITALIANA MEDIEVALE E RINASCIMENTALE: Marianna Orsi, L’omosessualità femminile nella Letteratura tra il XII e il XVI secolo. 

  • STORIA DELL’ARTE: Chiara Beni, Tra morale e diletto. L'omosessualità femminile nell'arte italiana tra il XVI ed il XVIII secolo. 

  • MEDIA: Elena Tebano, Lesbismo e telefilms.

La giornata di studi a Pisa

Un evento di particolare interesse accademico all’interno del fitto programma di Allinclusive è stato la Prima Conferenza di Studi di Genere sul tema Omosessualità femminile nella Cultura Italiana, che si è svolta nel pomeriggio del 15 aprile.

La giornata di studi multidiciplinari, organizzata da un gruppo di laureati della Facoltà di Lettere dell’Università di Pisa, si poneva come scopo principale quello di portare l’attenzione degli studiosi su una corrente di studi - quella degli Studi di Genere appunto - e su un argomento - quello dell’omosessualità femminile - poco frequentati nell’ambiente accademico italiano, oltre che quello di favorire il coinvolgimento dei giovani studiosi nella ricerca e nella vita accademica. L’evento infatti si rivolgeva sia alle associazioni e alla cittadinanza che ai docenti dell’Ateneo ma soprattutto alla popolazione studentesca e ai giovani studiosi.

Il programma della Giornata di Studi prevedeva tre diversi tavoli di lavoro; dopo un’introduzione sugli Studi di Genere della Professoressa Laura Savelli, del Dipartimento di Storia dell’Università di Pisa, la conferenza si è aperta con il tavolo di lavoro di Storia, coordinato e moderato da Laura Scarmoncin, Dottore di Ricerca in Storia presso dell’Università di Trieste. Il panel prevedeva tre interventi: il primo, in Storia delle Arti, intitolato Tra morale e diletto. L’omosessualità femminile nell’arte italiana tra il XVI e il XVIII secolo, di Chiara Beni, Dottore Magistrale in Storia delle Arti, presso l’Università di Pisa; il secondo, di Maya De Leo, Dottore di Ricerca in Storia sempre presso l’Università di Pisa, dal titolo Il mostro e lo spettro: immagini della tribade fin de siècle; infine quello di Cristina Mauri, dottoranda presso il Centre for Interdisciplinary Gender Studies dell’Università di Leeds che ha presentato la relazione di Storia dello Spettacolo Uomini non si nasce, ma si diventa. Genere e performatività sulla scena Drag King in Italia.

Il secondo tavolo di lavoro è stato quello di Letteratura Italiana, coordinato da Marianna Orsi, Dottore Magistrale in Lingua e Letteratura Italiana a Pisa e Ph.d Candidate presso la Indiana University. I relatori sono stati: Emma Keane, Dottoranda dell’Università di Cork, con l’intervento Il travisamento dell’omosessualità femminile in ‘La Governante’ di Vitaliano Brancati; Chris Atwood, Dottorando presso l’Università della California, Berkley, con Il desiderio lesbico ne ‘Lo cuntu de li cunti’ di Giambattista Basile e Angela Pane, Dottoranda presso la Manchester Metropolitan University, che ha presentato I confini della scrittura lesbica. Soggetti eccentrici e fiction nell’Italian del XX e XXI secolo.

Il terzo e ultimo tavolo di lavoro, ancora in Letteratura Italiana, è stato coordinato dalla Prof.ssa Maria Cristina Cabani, docente di Letteratura Italiana presso l’Università di Pisa, relatrici la Dott.ssa Marianna Orsi con l’intervento Omosessualità femminile nella Letteratura Italiana tra il XII e il XVI secolo e la Prof.ssa Piera Carroli, Docente e responsabile dell’Italianistica presso la Australian National University di Canberra con l’articolo Dalla lesbofobia ala visibilità: sessualità e genere nei romanzi di Igiaba Scego.

Tutti gli interventi sono stati seguiti con interesse ed attenzione dal pubblico e hanno mostrato numerose interconnessioni. Concetti quali la mancanza di una voce propria da parte delle donne all’interno del panorama letterario italiano, o come la mostruosità associata al lesbismo, o il nesso tra omosessualità e condizione di straniero, infatti, sono ricorsi più volte, creando nessi tra le diverse discipline trattate e le diverse relazioni esposte, fornendo utili spunti di riflessione e confronto.

Sul sito www.genderconferencepisa.org sono consultabili il programma e gli abstract di tutti gli interventi presentati e presto saranno disponibili anche le sintesi delle presentazioni fatte durante la conferenza e anche gli Atti del Convegno sono in fase di preparazione. Il Comitato Organizzativo inoltre è già disponibile alla valutazione di proposte di intervento per la prossima edizione della Conferenza (gli studiosi interessati possono inviare un abstract di 300 parole a orsimarianna@gmail.com).

La conferenza ha incontrato un’ottima accoglienza da parte del pubblico sia per il numero sia per l’eterogeneità dei presenti; dalle firme lasciate sul Guest Book è risultata infatti la presenza di docenti e personale dell’Ateneo, ma anche di ricercatori e studiosi italiani e stranieri, giornalisti e membri delle associaioni del territorio.

Ma è stata soprattutto la forte partecipazione da parte dei giovani il maggiore risultato ottenuto da questa conferenza; giovani ricercatori erano infatti tutti i relatori e per la maggior parte giovane era il pubblico; elementi questi che hanno contribuito a fare di questa giornata di studio uno degli eventi di maggior successo dell’intera manifestazione Allinclusive.

[Tutte le foto dell'evento, nella sezione sottostante, sono di Simone Salotti]

"FeMale Loves"

 

FeMale Loves 2010

FeMale Loves” è una mostra fotografica nata sulla scia della Conferenza di Studi di Genere sull’Omosessualità Femminile nella Cultura Italiana.

Alcuni giovani fotografi (Laura Grammatico, Alessandro Benucci, Laura Zulian, Sara Baldinacci e Anna Lucia Esposito) hanno interpretato il tema dell’amore al femminile, una sezione della mostra è stata riservata alle foto di Margherita Guerri fotografa esordiente attiva a Pisa e Follonica.

FeMale Loves 2010, Massa Marittima, edizione 11 giugno 2010:

La mostra fotografica "FeMale Loves", tenutasi a Pisa all'interno di Allinclusive, ha conosciuto una seconda edizione a Massa Marittima (GR), con un nuovo allestimento e in una versione leggermente ampliata. Oltre agli scatti di Margherita Guerri, Laura Zulian, Laura Grammatico, Alessandro Benucci, Anna Lucia Esposito, in questa occasione si sono aggiunte nuove creazioni dei massetani Sara Baldinacci e Daniele Roccabianca. La mostra è stata inoltre accompagnata da una breve conferenza,

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Marianna Orsi

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